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Classificazione HLM


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Salute e benessere
Sviluppatore Francesco Fedele
Libero

L’insufficienza cardiaca (IC) è una sindrome complessa ad elevata mortalità che presenta notevoli analogie con la malattia tumorale, in quanto nell’IC la patologia inizia nel cuore per poi coinvolgere i polmoni, considerabili come i ‘linfonodi del cuore’, ed estendere le sue manifestazioni anche agli organi sistemici, come il rene, il fegato, il sistema nervoso centrale e il sistema ematopoietico, fino alla cachessia cardiaca. In considerazione di questa analogia con il cancro, la classificazione HLM prende spunto dalla classificazione TNM usata in oncologia. L’App HLM permette di classificare il paziente affetto da IC, tramite il parametro “H”, “heart” per il cuore, in analogia alla “T” di tumore della TNM, il parametro “L”, “lungs” per i polmoni, in analogia con l’N del TNM e infine il parametro “M” per la valutazione degli altri organi, ricordando l’etimologia del termine metastasi: spostamento a distanza. Nell’App i singoli parametri richiesti devono essere inseriti negli appositi spazi nelle tre sezioni di valutazione separate H-L-M. Al termine di ogni sezione viene generato un punteggio; dalla somma dei punteggi H+L+M viene erogato lo score HLM finale che definisce il rischio di quel paziente. L’App HLM è rivolta ai medici che abbiano in cura pazienti affetti da IC.
Valutazione di singoli parametri
- H (HEART)
Al fine di quantificare l’estensione del danno miocardico è necessario ricorrere a dati clinici, strumentali (principalmente ecocardiogramma e, ove possibile, RMN cardiaca) e laboratoristici (proBNP).
H1: alterata funzione sistolica o diastolica del ventricolo sinistro in assenza di danno strutturale cardiaco (ipertrofia, anomalie cinetiche, valvulopatie).
H2: alterata funzione sistolica o diastolica del ventricolo sinistro in presenza di uno tra ipertrofia miocardica, anomalie cinetiche, valvulopatie.
H3: alterata funzione sistolica e diastolica del ventricolo sinistro in presenza di danno strutturale cardiaco e dilatazione ventricolare.
H4: disfunzione biventricolare.
- L (LUNGS)
Il grado del coinvolgimento polmonare è necessario per definire la gravità dell’ IC. L0: assenza di coinvolgimento polmonare.
L1: congestione emodinamica (visibile all’ Rx torace, oppure all’ecocardiogramma come aumento delle pressioni di riempimento del ventricolo sinistro, oppure al cateterismo cardiaco destro, ove possibile).
L2: congestione clinica (segni e sintomi).
L3: polmone cardiaco (utili: pulsossimetria, emogasanalisi, prove di funzionalità respiratoria, test del cammino, test cardiopolmonare).
- M (MALFUNCTION OF OTHER ORGANS)
Il parametro M descrive il grado di malfunzionamento degli organi periferici a causa dell’IC. Uno degli organi primariamente coinvolti è il rene, la cui funzione viene valutata principalmente attraverso i valori di filtrato glomerulare (formula di Cockcroft-Gault), azotemia e creatininemia. Un secondo organo frequentemente coinvolto è il fegato, il cui interessamento può essere evidenziato da albumina, transaminasi, gamma-glutamiltransferasi, fosfatasi alcalina, bilirubina totale e INR. Un terzo apparato è il sistema nervoso centrale. Lo studio può prevedere una TC o RM cerebrale e una eventuale valutazione psichiatrica. Inoltre, è importante notificare la presenza di anemia. Infine, si dovrebbe verificare la presenza di cachessia, escludendo uno stato cachettico di tipo neoplastico.
L’unione del quantitativo di organi disfunzionali compone il parametro M:
M0: assenza di coinvolgimento di altri organi.
M1: disfunzione di un singolo organo.
M2: disfunzione di due organi.
M3: disfunzione di tre o più organi.
NOTA BENE:
I pazienti dovranno chiedere sempre il parere di un medico per utilizzare e correttamente utilizzare questa app.
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